29 marzo
Giovedì Santo
(Preconio Pasquale)
Giovedì Santo
Venerdì Santo
Sabato Santo
Domenica di Pasqua «Risurrezione del Signore»
II domenica di Pasqua o della Divina Misericordia
III domenica di Pasqua
IV domenica di Pasqua
V domenica di Pasqua
VI domenica di Pasqua
Ascensione del Signore
Pentecoste
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo,
accresci in noi la grazia che ci hai dato,
perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati,
dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti.
(Colletta, II Domenica di Pasqua)
Nei cinquanta giorni si curi che il cero pasquale sia sempre ornato con fiori e collocato dignitosamente. Allo stesso modo, il luogo della rinascita, il fonte battesimale, sia ornato e illuminato: la sua visibilità, infatti, ne permette il riconoscimento come «vero “memoriale” del battesimo» (Conferenza Episcopale Italiana-Commissione Episcopale per la Liturgia, L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica, 25).
Quest’oggi e nelle domeniche successive non venga meno la gioia pasquale vissuta negli otto giorni: in particolare, il canto dell’Alleluia con la stessa melodia per tutte le domeniche, sottolinei la tipicità del tempo e si valuti l’opportunità del ritornello alleluiatico al salmo responsoriale.
A significare l’unità e l’unicità dei giorni dell’Ottava pasquale è bene riproporre anche in questa domenica il canto della sequenza. In tutte le domeniche l’assemblea canti anche l’inno festivo (Gloria). Anche il prefazio potrebbe essere lodevolmente eseguito in canto. Non si dimentichi l’embolismo del giorno pasquale nella preghiera eucaristica e il congedo solenne, con il duplice Alleluia, al termine della celebrazione.
La Pasqua di Cristo genera la Chiesa. Essa, sgorgata dal fianco aperto del Signore, che è venuto con acqua e sangue (cf. 1 Gv 5,6), inizia a diffondersi mediante la forza dello Spirito il quale trasforma gli impauriti discepoli in coraggiosi testimoni. È lo Spirito ad impedire che la moltitudine si frammenti, venendo meno al desiderio del Risorto che tutti desidera uniti in un cuore solo e un’anima sola (cf. At 4,32). Tale concordia, frutto primo della Pasqua, è testimonianza credibile della risurrezione di Colui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita (cf. Prefazio pasquale I, Cristo agnello pasquale). La comunità, raggiunta dal soffio dello Spirito del Risorto, è in grado di dare voce all’annuncio più grande: «Abbiamo visto il Signore!» (Gv 20,25), consegnando l’incredibile speranza al cuore ferito e incredulo di ogni Tommaso che incontra.
Il Rito di benedizione e di aspersione dell’acqua benedetta sostituisce l’atto penitenziale e si può fare ogni domenica, specialmente nel tempo di Pasqua. Si suggerisce il FORMULARIO II (MR, pag. 1034-1036).
Tale gesto, ripetuto nelle domeniche, gioverebbe a qualificare l’inizio della celebrazione, a istituire un collegamento con la grande Veglia nella memoria del Battesimo, prima Pasqua di ogni credente.
Fratelli carissimi, invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore per risorgere con lui alla vita nuova.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio. Quindi il sacerdote dice:
O Padre, gloria a te, che dall’Agnello immolato sulla croce fai scaturire le sorgenti dell’acqua viva.
Gloria a te, o Signore.
O Cristo, gloria a te, che rinnovi la giovinezza della Chiesa nel lavacro dell’acqua con la parola della vita.
Gloria a te, o Signore.
O Spirito, gloria a te, che dalle acque del Battesimo ci fai riemergere come primizia dell’umanità nuova.
Gloria a te, o Signore.
O Dio onnipotente
che nei santi segni della nostra fede
rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione,
benedici + quest’acqua
e fa’ che tutti i rinati nel Battesimo
siano annunziatori e testimoni della Pasqua
che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
Il sacerdote prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa. Intanto si può eseguire un canto adatto. Quindi il sacerdote torna alla sede. Terminato il canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:
Dio onnipotente ci purifichi dai peccati,
e per questa celebrazione dell’Eucaristia
ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno.
Se lo si ritiene opportuno, per il bene spirituale dei fedeli, si può utilizzare la colletta alternativa per la seconda domenica di Pasqua, anno B (MR, pag. 973).
O Dio, che in ogni Pasqua domenicale
ci fai vivere le meraviglie della salvezza,
fa’ che riconosciamo con la grazia dello Spirito
il Signore presente nell’assemblea dei fratelli,
per rendere testimonianza della sua risurrezione.
Per il nostro Signore.
Nel tempo di Pasqua si suggerisce il “Simbolo degli Apostoli”.
Si suggerisce il seguente formulario:
In questo giorno santissimo, in cui la potenza dello Spirito ci crea come uomini nuovi a immagine del Signore risorto e fa di tutti noi il suo popolo santo, innalziamo la nostra preghiera unanime, perché la gioia della Pasqua si estenda nel mondo intero.
R. Per la risurrezione di Cristo, ascoltaci, o Padre.
Per la santa Chiesa, perché abbia sempre più coscienza di essere la comunità pasquale, generata dal Cristo umiliato sulla croce e glorificato nella risurrezione, preghiamo. R.
Per tutti i battezzati, perché nell’aspersione del sangue e dell’acqua che scaturiscono dal costato di Cristo, rinnovino la grazia della loro rinascita nello Spirito, preghiamo. R.
Per le nostre famiglie, perché in ogni casa si celebri nella sincerità e nella verità l’evento pasquale, e si condivida il dono del Signore con la premurosa ospitalità verso i piccoli, i poveri e i sofferenti, preghiamo. R.
Per tutte le sorelle e i fratelli defunti, perché fin da ora siano commensali al banchetto eterno, nell’attesa della risurrezione dei corpi alla fine dei tempi, preghiamo. R.
È possibile aggiungere le intenzioni di preghiera della comunità locale.
O Padre, che nella risurrezione del tuo Figlio dissolvi ogni paura e rendi possibile ciò che il nostro cuore non osa sperare, concedi ad ogni uomo che si professa cristiano di rinnovarsi nei pensieri e nelle opere mediante la fede ricevuta in dono nel Battesimo. Per Cristo nostro Signore.
È previsto il Prefazio pasquale I (Cristo agnello pasquale), dicendo: “in questo giorno”.
Si suggerisce la preghiera eucaristica III per il più esplicito riferimento al dono e all’azione dello Spirito Santo. Si ricordino le parti proprie previste per “la Pasqua e l’ottava”.
Si suggerisce la seconda monizione introduttiva per l’esplicito riferimento all’azione dello Spirito Santo. Se si usano parole simili, si evidenzi il dono dello Spirito e la consegna della “Preghiera del Signore” il giorno del Battesimo.
Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme: Padre nostro.
È bene valorizzare lo scambio della pace: una brevissima introduzione lo può collegare al duplice dono di pace del Risorto alla comunità dei discepoli: «Pace a voi!» (Gv 20, 19; 21) mentre l’invito diaconale lo associa all’effusione dello Spirito secondo la pericope giovannea proclamata (Gv 20, 22): «Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace» (MR, p. 420).
Si suggerisce di utilizzare il formulario della benedizione solenne “nel giorno di Pasqua”.
In questo giorno di Pasqua, Dio onnipotente vi benedica e vi custodisca nella sua pace. Amen.
Dio che nella Pasqua del suo Figlio ha rinnovato l’umanità intera, vi renda partecipi della sua vita immortale. Amen.
Voi, che dopo i giorni della Passione, celebrate con gioia la risurrezione del Signore, possiate giungere alla festa della Pasqua eterna. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.
È previsto il congedo dell’assemblea come nel giorno di Pasqua.
Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia.
Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.