Pentecoste

Padre,  che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione,
diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo e continua oggi,
nella comunità dei credenti,
i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.
(Colletta, Pentecoste)

 

Lo spazio gioioso dei cinquanta giorni si corona con la domenica di Pentecoste che celebra l’effusione dello Spirito, dono del Risorto, e la nascita della Chiesa.
Le comunità possono radunarsi nella vigilia per celebrare una veglia di preparazione e di solenne e corale invocazione del dono dello Spirito. Come afferma il documento Preparazione e celebrazione delle feste pasquali al n. 107, tale veglia, unita o meno alla celebrazione eucaristica, riveste un carattere «di intensa preghiera sull’esempio degli apostoli e dei discepoli, che perseveravano unanimi in preghiera, con Maria, madre di Gesù, nell’attesa dello Spirito santo». Il Messale Romano offre lo schema della veglia e le orazioni da dirsi dopo le singole letture (MR, pp. 979-980).

Alla preghiera vigiliare possono essere invitati particolarmente i cresimandi, i neo-cresimati e i neofiti adulti.
Anche la celebrazione del giorno di Pentecoste sia curata con la massima solennità e si sottolinei il legame con la Pasqua del Signore di cui l’effusione dello Spirito nel giorno cinquantesimo è il compimento («Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale», Prefazio, La Pentecoste epifania della Chiesa).

Non si trascuri la celebrazione solenne dei Secondi Vespri che chiudono il tempo pasquale: si dia particolare risalto al cantico della Vergine Maria, con l’incensazione dell’altare, della croce e del cero pasquale, ed eseguendo in canto la mirabile antifona Hodie completi sunt dies Pentecostes nella melodia gregoriana o con altra melodia: «Oggi la Pentecoste è compiuta, alleluia, oggi lo Spirito appare come fuoco ai discepoli; con doni e carismi li manda in tutta la terra per la testimonianza del Vangelo: chi crederà e sarà battezzato avrà la salvezza, alleluia». Nell’hodie della Chiesa che celebra ritornano i prodigi dello Spirito.

 

Celebrazione Eucaristica

 

RITI DI INTRODUZIONE

Monizione introduttiva

Il compimento del mistero Pasquale, cinquanta giorni dopo, rimanda al primo giorno della settimana, giorno senza tramonto. In quella sera, il Vivente entrò “a porte chiuse” nel luogo dove si trovavano i discepoli, paralizzati dalla paura, segnati dallo smarrimento e dalla delusione, ma ancora sorretti da un’irriducibile speranza (cf. Gv 20,19). Ecco che quelle porte chiuse sono potentemente infrante dalle piaghe aperte del Risorto (cf. Gv 20,20). Anche lo Spirito, il giorno di Pentecoste, irrompe “impetuoso” e riempie di novità la casa dei discepoli (cf. At 2,2). Si compie così la Pasqua ed è ormai impossibile rimanere chiusi. Occorre uscire, parlare la lingua di tutti (cf. At 2,8.10) per testimoniare la rivoluzione del perdono (cf. Gv 20,23) e l’unità, frutto dei molteplici carismi (cf. 1 Cor 12,4-7). A ciascuno è data la grazia immensa di poter annunciare l’unica assoluta novità della storia umana: Gesù è Signore! (cf. 1 Cor 12, 3b).

 

Atto penitenziale

Si suggerisce il rito di benedizione e di aspersione dell’acqua benedetta, per l’intrinseco legame con la domenica di Risurrezione. Il rito sostituisce l’atto penitenziale.

Fratelli carissimi, invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore per risorgere con lui alla vita nuova.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio. Quindi il sacerdote dice:

Dio creatore, che nell’acqua e nello Spirito hai dato forma e volto all’uomo e all’universo.
Purifica e benedici il tuo popolo.

Cristo, che dal petto squarciato sulla croce hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.
Purifica e benedici il tuo popolo.

Spirito Santo, che dal grembo battesimale della Chiesa ci hai fatto rinascere come nuove creature.
Purifica e benedici il tuo popolo.

Dio onnipotente
che nei santi segni della nostra fede
rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione,
benedici + quest’acqua
e fa’ che tutti i rinati nel Battesimo
siano annunciatori e testimoni della Pasqua
che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.

Il sacerdote prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa. Intanto si può eseguire un canto adatto. Quindi il sacerdote torna alla sede. Terminato il canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:

Dio onnipotente ci purifichi dai peccati,
e per questa celebrazione dell’Eucaristia
ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

Durante la liturgia della Parola si dia il giusto valore alla sequenza Veni Sancte Spiritus, un’accorata invocazione allo Spirito riconosciuto come consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolce sollievo, luce beatissima. Evidentemente la maggiore efficacia della sequenza è data dall’esecuzione in canto; se ciò non è possibile si curi una buona recitazione nell’alternanza delle strofe tra un solista e tutta l’assemblea.

 

Professione di fede

Nel tempo di Pasqua si suggerisce il “Simbolo degli Apostoli”.

 

Preghiere dei fedeli

Si suggerisce il seguente formulario:

Lo Spirito di Gesù è il principale artefice della preghiera della Chiesa. Lasciandoci guidare dallo Spirito, innalziamo al Signore la nostra preghiera, dicendo:

R. Manda il tuo Spirito, o Signore.

Sulla santa Chiesa, perché in ogni sua parola e gesto lasci trasparire sempre più chiaramente il Signore Gesù in cui crede, preghiamo. R.

Sulle nostre città, perché si costruiscano fraterne relazioni e si sviluppino progetti che sappiano promuovere la preziosità di ogni persona, preghiamo. R.

Su coloro che dedicano interamente la loro vita alla preghiera, perché invochino il dono dello Spirito sui missionari del Vangelo e li sostengano con la loro fraterna intercessione, preghiamo. R.

Su tutti noi qui presenti, perché impariamo la faticosa ma necessaria arte del perdono e diventiamo costruttori di un mondo nuovo, preghiamo. R.

È possibile aggiungere le intenzioni di preghiera della comunità locale.

Concedi a noi il dono del tuo Spirito, o Padre, e fa’ che la tua Chiesa diventi segno concreto della nuova umanità, fondata nella libertà e nella comunione fraterna. Per Cristo nostro Signore.

 

LITURGIA EUCARISTICA

Prefazio

È previsto il Prefazio proprio.

 

RITI DI COMUNIONE

Preghiera del Signore

Si suggerisce la seconda monizione introduttiva per il richiamo allo Spirito Santo, nonché alla fiducia e alla libertà dei figli di Dio.

Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme: Padre nostro.

 

Scambio di pace

Si suggerisce la seguente monizione introduttiva allo Scambio di Pace, per il richiamo esplicito allo Spirito del Risorto (MR, pag. 420).

Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace.

 

RITI DI CONCLUSIONE

Benedizione

È bene utilizzare il formulario della benedizione solenne “Nella domenica di Pentecoste” (MR, 434-435)

Dio, sorgente di ogni luce, che oggi hai mandato sui discepoli lo Spirito Consolatore, vi benedica e vi colmi dei suoi doni. Amen.

Il Signore risorto vi comunichi il fuoco del suo Spirito e vi illumini con la sua sapienza. Amen.

Lo Spirito Santo, che ha riunito popoli diversi nell’unica Chiesa, vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza fino alla visione beata del cielo. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

 

Congedo

È previsto il congedo dell’assemblea come nel giorno di Pasqua.

Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia.
Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.